Recensito Robotics; Notes versione Nintendo Switch, dal Nostro amico Francesco Toniolo

Robotics;Notes Elite è la versione aggiornata di Robotics;Notes, una visual novel giapponese realizzata da 5pb e originariamente uscita nel 2012. La versione Elite, che presenta alcune aggiunte rispetto alla precedente, era uscita su PlayStation Vita nel 2014 ed è stata poi riproposta nel 2019 (in giapponese) su PlayStation 4 e Nintendo Switch e, l’anno successivo, anche in inglese, sempre su queste due console.

Sebbene questo videogioco sia poco noto, in occidente, è legato a un ‘parente’ decisamente più conosciuto: Steins;Gate. Di quest’ultimo sono piuttosto conosciuti e apprezzati il manga e l’anime, ma anche Steins;Gate nasce come visual novel della 5pb e, insieme a Robotics;Notes e a Chaos;Head, va a comporre la trilogia Science Adventure, in cui si collocano questi tre prodotti e i loro differenti spin-off.

Approcciare una visual novel come Robotics;Notes Elite può non essere immediato. Anche una persona piuttosto avvezza ad avventure grafiche, storie a bivi e narrazioni similari, infatti, potrebbe trovarsi disorientata da alcuni elementi di questo videogioco. Se, infatti, diverse altre forme di narrazione interattiva propongono fin da subito dei piccoli bivi, o una qualche altra modalità di interazione, questo aspetto risulta estremamente dilazionato e diluito, in Robotics;Notes Elite.

Considerando i tempi di fruizione, sempre più frenetici e bulimici, potrebbe trattarsi di un ostacolo non indifferente, che andrà probabilmente a respingere i giocatori meno motivati e pazienti. I primi minuti di gioco risultano già significativi in tal senso, perché introducono con molta calma e pacatezza la storia del protagonista, Kaito Yashio, il suo rapporto con Akiho Senomiya (sua amica e unico altro membro del Robot Research Club della loro scuola), il suo amore per i videogiochi di combattimento e il suo carattere schivo. Le interazioni si palesano man mano, prima con delle basilari serie di comandi da premere (quando Kaito gioca al suo videogioco preferito) e poi con alcune funzioni del suo PhoneDroid, una sorta di tablet che contiene app di geolocalizzazione, un social simile a Twitter e altre funzioni attivabili in certi momenti. In realtà diverse funzioni posson entrar in gioco fin da subito, ma non vengono fornite particolari indicazioni a tal proposito. Non è tanto la presenza delle interazioni, però, a esser risolutiva nel risollevare l’attenzione verso il videogioco, quanto piuttosto il conflitto. Un conflitto che non deve essere inteso in termini di combattimento (per quanto la dimensione competitiva abbia una certa rilevanza, nella storia), ma in termini di narratologia: un elemento tanto banale quanto essenziale per il funzionamento di una buona storia è l’inserimento di numerosi contrasti, a più livelli, fra i personaggi coinvolti.

Da questo punto di vista, superati i primi ostacoli, Robotics;Notes Elite riesce a suscitare una certa curiosità e a mantenere vivo il desiderio di sapere come procederà la storia, proprio grazie ai tanti piccoli e grandi conflitti che inserisce, disposti sullo sfondo di un forte passione per i robot, in tutte le sue declinazioni e varianti. Una lunga – talvolta un po’ troppo dilatata ma piacevole – storia da seguire. Una storia, però, che sembra suscitar più interesse per sé stessa, come possibile narrazione lineare, che per i suoi bivi. Ci sono infatti diversi finali raggiungibili, ma le modalità con cui sbloccarli risultano piuttosto esoteriche e, tanto più considerando la lunghezza della storia, senza ricorrere a una guida dettagliata il completo spaesamento è molto facile. È probabile, pertanto, che molte persone finiscano per raggiungere uno dei finali in modo casuale, abbandonando poi l’esperienza, a meno che non vogliano seguire con attenzione uno dei walkthrough reperibili online. Anche a fronte della possibilità di accelerare/saltare molte scene, insomma, la lunghezza e la poca immediatezza delle interazioni non facilita la rigiocabilità.

 

 

Robotics;Notes Elite, in conclusione, è una lunga storia di passione, dedizione e robot. Una buona storia, capace di catturare l’attenzione una volta avviata, ma in termini di ‘esplorazione’ della sua componente interattiva è alquanto ostica, e presuppone un giocatore più che ben disposto nei suoi confronti.

Voto: 8

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